Ciambella al vino bianco e arancia e le regole fondamentali per un sano rapporto a due









Mio marito è impegnato in una sua personale battaglia.
Ha di fronte un nemico implacabile, subdolo.
Sempre pronto a colpire, soprattutto quando meno te lo aspetti.
Il mio Mac Gyver alias marito ormai lo fiuta da lontano.
Quando sente che lo scontro è inevitabile , tira fuori tutta l'artiglieria pesante e il casco antisommossa.
Perchè della guerra se ne conosce l'inizio ma non la fine .E un caschetto che protegga da colpi accidentali la testa è una necessità imprescindibile.
Il nome del nemico?
E' presto detto.
L' ormone femminile.
Fa paura solo a nominarlo, figuriamoci a combatterlo.
Il poveraccio sempre come prima alias marito ha ben ragione però. Vive in una casa con tre donne e una gatta.
Netta minoranza e sconfitta certa.
Perchè a casa mia gli ormoni li trovi pure appiccicati alle piastrelle che ballano la lap dance .E se non se ne vanno nemmeno se decido di affogarli con una mistura letale di Ace , Rio casa Mia e il testosterone di Rocco Siffredi.
Mio marito è lì che cerca di combattere e io a dirgli che è inutile.
Perché a volte il nemico lo si combatte non con lo scontro finale, ma aggirandolo.
Poche e semplici regole.
Alcune personali di ognuna di noi. Altre universali.
Ed è semplicemente un elenco di cose da NON dire.
Tipo:
"Mia mamma lo cucina meglio, stira meglio, respira meglio"
Ecco, se un uomo ti dice questo come fa a non scoppiare l'ormone? Il paragone con la mamma si contende il posto nell'hit parade con il paragone con le ex! Pensalo, non lo dire. Masticatelo e digeriscitelo internamente, baby.
Io non sono per la condivisione di ogni pensiero nella coppia.
Questo tienilo per te. Ti conviene. Potrei giocare a rugby con la tua dentiera.
Ma non ho la dentiera, obietterai tu.
Lo so.
Infatti prima ti stacco tutti i denti con le mani e poi ti faccio mettere la dentiera.
Violenta? No, non io.
E' l'ormone.
Altro step e divieto di transito.
" Cos'hai? C'è qualcosa che non va?"
Ecco. Non chiederlo ad una donna che vedi già con il muso così lungo che lo usaper spolverare al posto dello Swiffer.
Soprassiedi, glissa. Soprattutto se la sua prima risposta è  " Niente ".
Distraiti, uomo.
Vai a giocare a freccette, cambia il pannolino al pupo, strappati i peli del naso e delle orecchie.
Ma vai via. Finchè sei in tempo. E non continuare a chiedere. Tanto prima o poi lo saprai,  te lo dirà .Ma non provocare la battaglia prima che lei dia l'inizio.
Perchè l'ormone un pò ci vuol bene a noi donne.
E’ un po’ come il tuo coinquilino all’università, quello che mette i calzini nella lavastoviglie e il bicchiere nell’asciugatrice. Rompipalle si ma alla fine gli perdoni tutto.

E ogni tanto la facoltà intellettiva, l’ormone,  ce la lascia libera. Quindi può anche darsi che tutto passi. Perchè magari ci ragioniamo, perchè magari tolleriamo, perchè magari in quel momento abbiamo la tonsillite e parlare ci farebbe un gran male....che ne sai?
La guerra estorta fa male. Tanto.
Ma a volte non solo le parole innescano la miccia.
Anche un gesto.
Ad esempio, non regalare mai ad una donna un elettrodomestico per il vostro anniversario e per il suo compleanno.
Capiamoci bene però:
se la tizia in questione è una foodblogger il discorso è diverso. Noi siamo malate a partire già nel Dna. Per noi l'impastatrice Kenwood, l'abbattitore o il Kitchen Aid sono meglio di un gioiello di Tiffany. Ma siamo una razza a parte, qui l'ormone non conta  nulla. Siamo capaci di commuoverci di fronte un coppapasta. La realtà però è diversa. Un elettrodomestico per un'occasione speciale equivale a far sentire la donna tale e quale alla tappezzeria del soggiorno.
Inesistente.
E gli esempi potrebbero essere molteplici.
Basta poco a scatenarlo st'ormone. Basta guardare il fondoschiena della tizia che passa, basta fare un paragone con la ex, basta dire "cara, hai le maniglie dell'amore"
Uhhhhhhhh, hai voglia quanti pretesti.
Però a pensarci bene e rileggendo tutto quello che ho scritto:
E' colpa dell'ormone impazzito o dell'uomo un pò demente?
Ai posteri l'ardua sentenza ! ^_^



Mentre mi accingevo a cucinare la torta quotidiana mi si è acceso un campanello.
Ma ancora non ve ne ho parlato di questa meraviglia!
Una torta che da quando l’ho scoperta la ripropongo almeno una volta a settimana.
Addirittura ce la siamo messa nel buffet dei dolci pasquali ,facendola fuori a colpi di :un pezzo di torta un pezzo di cioccolata J
E’ di una semplicità unica. Un mix di sapori strepitoso e genuino.
Mangiatela ad occhi chiusi.
Ha il sapore delle buone cose di una volta.
Piccolo consiglio: prima di infilarla in forno cospargete la superficie con tanta granella di zucchero se vi piace.
Verrà fuori una crosticina niente male!



(fonte ricetta :Ricotta che passione )

Ciambella al vino bianco e arancia


1 uovo
120 grammi di zucchero
300 grammi di farina
20 grammi di fecola
80 millilitri di olio di semi
Vino bianco
Succo e scorza di un’arancia grande (o due se sono piccole)
1 bustina di lievito per dolci

Per la superficie: granella di zucchero

Grattugia l’arancia e spremine il succo. Metti quest’ultimo in un contenitore graduta ed aggiungi tanto vino fino ad ottenere 220 millilitri di liquido.
Nella ciotola del mixer setaccia la farina, la fecola, lo zucchero e il lievito.
Unisci la scorza dell’ arancia.
Sbatti leggermente l’uovo e aggiungilo alla farina.
Mescola e unisci anche il mix di vino e succo.
Mescola fino ad ottenere un composto omogeneo.
Imburra uno stampo a ciambella di massimo 24 cm di diametro.
Versa il composto, decora la superficie con la granella di zucchero se vuoi e cuocilo in forno caldo, statico, 180 gradi per circa mezz’ora.
Controlla che il dolce sia cotto prima di tirarlo fuori dal forno.
Fallo raffreddare!



Commenti

  1. mmm il dubbio è grande, l'ormone ha la sua parte, ma l'uomo ci mette spesso anche del suo eh ahahah
    Favolosa questa ciambella

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    1. Ciao Paola!hai voglia se ci mette del suo..fin troppo a volte :-)
      Un abbraccio

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  2. Adoro leggere i tuoi post, mi distraggo un po'...
    Quanto vino ci vuole?
    Buon week end intanto

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    1. Grazie Mila !! Allora per il vino non c'è una dose precisa in quanto dipende dalla quantità del succo d'arancia. la quantità totale deve essere di 220 millilitri. prendi un contenitore graduato, versi il succo d'arancia e aggiungi tanto vino fino ad ottenere i fatidici 220 millilitri ^_^
      Felice week-end a te!

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  3. E si cara quando parte l'ormone non c'è ne e soprattutto condivido in pieno l'esempio del marito che torna e ti chiede tutto bene e tu non niente ed invece continua fino a quando sio scatena la belva che c'è in noi:-)!La ciambella è davvero una meraviglia cara!!Un bacione,Imma

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    1. Se solo imparassero a tener calma la belva che riposa in noi....quanti conflitti appianati!
      Ti abbraccio Imma!

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  4. hai proprio ragione cara l'ormone femminile è sempre in agguato e pronto a scattare ma anche l'uomo ci mette la sua parte!! sei troppo forte così come è forte leggere i tuoi post, la torta solo a vederla è stramega bellissimaaaaaa complimentissimiiiiiiiiiiiiiii Bacione, Mirta

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  5. Mi hai fatto ridere tanto, e sì, la colpa è dell'ormone. O perlomeno lasciamoglielo credere ai nostri mariti!
    La crosticina sulla ciambella attira la mia attenzione.. e l'ormone mangereccio ha già l'acquolina in bocca.
    : -)

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  6. Se ha il sapore di una volta allora già so che la adoro ^_^ Voglio quindi provarla :D Inoltre a proposito del post bisogna riconoscere che per capire noi donne ci vuole un manuale che credo non abbiano ancora inventato per cui...poveri uomini a volte, non sempre ma a volte....

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  7. fantastica la ciambella, immagino la frangranza!
    beh povero tuo marito però.. io ho un amico che (anche lui) ha moglie e tre figlie e non ci prova nemmeno ad alzare il pelo..(come si suol dire)
    di contro, avere marito e soli figli maschi, ti assicuro, è durissima! la disparità lo è, noi diciamo abbiamo l'arma in più della subdola "intelligenza criminale" che loro, babbioni, non hanno, ecco.

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  8. Stampo questo post e lo faccio leggere al mio maschio alfa....sia mai che mi prepara pure la ciambella!

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  9. Che bella ciambella golosa, bravissima Monica!

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